rampicanti da fiore Actinidia – Kiwi
Actinidia – Kiwi

Actinidia o Kiwi, genere di 40 specie di arbusti rampicanti rustici a foglie caduche, appartenenti alla famiglia delle Actinidiacee, originari dell’Asia Orientale, adatti per coprire muri, pergole e tronchi di vecchi alberi. L’actnidia Chinensis, nota anche come Kiwi, è coltivata per i suoi frutti commestibili, coltivazione che ha grande successo negli Stati Uniti e che è anche assai diffusa in Italia.
Le Actinidia sono piante facili da coltivare. Crescono bene in tutti i terreni purché ricchi di sostanza organica, ben drenati e non calcarei. Le piantine si mettono a dimora da novembre a marzo, in posizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate, meglio se esposte a est, contro muri o alberi. Dato che l’Actinidia Chinensis è una specie dioica, occorre piantare esemplari dei due essi uno vicino all’altro per assicurare l’impollinazione e quindi la fruttificazione. Considerare che in esemplare maschile e sufficiente ad impollinare 5 esemplari femminili. Inizialmente tutte le specie richiedono sostegni. I lunghi rami dell’Actinidia chinensis devono essere sostenuti man mano che crescono con fili di ferro tesi orizzontalmente. Il Kiwi inizia diventa fruttifero 2-3 anni dopo la sua messa a dimora. Se il tempo è asciutto bisogna annaffiare abbondantemente.

Potatura: per ottenere un portamento espanso si cimano gli apici dei germogli di Actinidia Chnensis e Actinidia arguta. La potatura di produzione di actinidia Chinensis è simile a quella della vite.

Parassiti animali: gli invertebrati sono certamente la categoria di parassiti che colpiscono più di frequente le Actinidia. Tra questi la Cocciniglia Bianca che attacca sia i rami che i frutti; la Ricamatrice che si nutre della polpa dei frutti; la Piralide che si ciba a sua volta dei frutti.
Parassiti vegetali: le Actinidia possono essere attaccate dal Marciume del colletto che fanno disgregare il legno del colletto con esiti prima o poi letali; la Muffa grigia, facilmente riconoscibile anche perché i frutti tendono a raggrinzirsi e fessurarsi; il Tumore radicale, una delle principali malattie batteriche dell’Actinidia, colpisce gli organi sotterranei della pianta che diventa in breve tempo meno rigogliosa fino a seccare; infine il nemico più temibile, il Cancro batterico dell’Actinidia (Psa), che si presenta in particolar modo in pieno inverno e primavera, con fessurazioni evidenti della corteccia e cancri con abbondante produzione di essudato. Le piante colpite muoiono inesorabilmente.

Actinidia arguta: pianta alta fino a 15 m, è un arbusto rampicante adatto a ricoprire vecchi alberi. Ha foglie verde brillante ovalate, fiori bianchi con antere porpora, riuniti un grappoli che sbocciano in giugno-luglio.
Actinidia chinensis (Kiwi): arbusto rampicante originario della Cina, con ramificazioni serpeggianti lunghe 8-10 m. I fiori, color crema, riuniti in grappoli tondeggianti, delicatamente profumati, sbocciano da giugno ad agosto. L’Actinidia chinensi è una pianta dioica, i fiori maschili e quelli femminili si trovano su piante separate. È coltivata soprattutto per i suoi frutti, che si formano sulle piante femminili e maturano in ottobre. Hanno le dimensioni e la forma di un uovo di gallina e sono coperti da una sottile peluria marrone; la polpa acidula è molto ricca di vitamina C. Sembra addirittura che il consumo giornaliero di 1 o 2 frutti di Kiwi soddisfi il fabbisogno umano di vitamina C. I frutti si conservano bene per parecchie settimane, se si raccolgono prima che giungano a maturazione completa.
Actinidia kolomikta: pianta alta 2-4 m, è un arbusto rampicante adatto a coprire muri e recinzioni. È coltivato per le sue foglie molto belle, cuoriformi, con variegature rosse o bianche in punta. I fiori compaiono a giugno. Per questa specie i coltivatori sovietici hanno creato varietà dai frutti commestibili. Si tratta dell’Ananas di Mitchurin, i cui frutti maturano a fine agosto e hanno un sapore che ricorda l’ananas; Klara Zetkin, dai frutti più piccoli.


riproduzione: si semina in cassone o in serra fredda in ottobre-novembre, non appena i semi sono maturi. In primavera si ripicchettano le piantine in vasi, quando sono sufficientemente grandi da poter essere maneggiate. La moltiplicazione per seme di Actinidia chinensis si utilizza soprattutto per ottenere dei portainnesti.
Si può anche moltiplicare per talea. Le talee legnose, lunghe 8-10 cm, si prelevano in luglio-agosto e si interrano in cassoni riempiti con un miscuglio di sabbia e torba in parti uguali. L’ambiente dove si fanno radicare le talee deve essere caldo e umido. La moltiplicazione per talea consente di selezionale le piante maschili e quelle femminili. Le piantine ottenute da seme o per talea si tengono in cassone finché non saranno sufficientemente robuste da poter essere messe a dimora. Bisogna fare attenzione in quanto le giovani piantine temono la siccità, per cui bisogna mai far mancare loro l’acqua, evitando ovviamente i ristagni che possono essere pericolosi per la loro salute.
esposizione:
fioritura: primavera




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Jasminum (Gelsomino)

Jasminum (Gelsomino), genere di 300 specie di piante rampicanti e arbustive, a foglie sempreverdi e decidue, rustiche o delicate, appartenenti alla famiglia delle Oleaceae. Sono adatte per coprire il terreno nei giardini ........

Dryas (Driade)

Dryas (Driade), genere di 2 specie di piante suffruticose, sempreverdi, rustiche, a portamento prostrato. La specie descritta è adatta alla coltivazione nei giardino rocciosi e alpini.
Si mettono a dimora da settembre ........

Cotognàastro (Cotoneaster)
Il Cotognàastro (Cotoneaster) , originario dell'Africa settentrinale, Asia, Europa, comprende circa 40 specie delle quali 2 spontanee in Italia, è un arbusto rustico di varia altezza, a foglie persistenti ........

Anthericum

Anthericum, genere di 300 specie di piante erbacee perenni. Le due specie descritte sono le sole ad essere coltivate perchè piante da giardino molto decorative con infiorescenze rade di fiori bianchi, stellati, che possono ........

Liriope

La Liriope che fa parte delle Gligliacee è una pianta erbacea perenne, rizomatosa, sempreverde è oroginaria dei climi temperati  e è un genere di 6 specie.
Ha foglieglabre, lineari, ........

 

Ricetta del giorno
Mezze maniche con zucchine e salmone
Fare bollire una pentola con circa 3,5 litri di acqua salata con sale grosso. Calare le mezze maniche, mescolare e portare a cottura.
Intanto si ....
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Aràlia (Aralia)
L' Aràlia (Aralia), originaria dell'America del Nord, Australia, Asia, Giappone e kashmir, comprende circa 20 specie ed è una pianta arbustiva, a volte erbacea o nache arborea, talvolta con fusto spinoso. ........

Laburnum (Maggiociondolo)

Laburnum (Maggiociondolo), genere di 6 specie di alberi e arbusti rustici, a foglie decidue, che fioriscono in primavera. Si coltivano generalmente 2 specie e i loro ibridi, che hanno foglie trifogliate, con foglioline ovato-ellittiche, ........

Ursinia

Ursinia, genere di 80 specie di piante perenni ed annuali e di arbusti. Le specie descritte si coltivano nelle bordure miste e nelle aiuole e anche in vaso e sono anche adatte per la produzione di fiori da recidere. I capolini ........

Schizanthus

Schizanthus, genere di 15 specie di piante erbacee annuali, appartenenti alla famiglia delle Scrophulariaceae, adatte per le bordure annuali e pe la produzione di fiori da recidere.
All’aperto si coltivano in terreno ........

Forsizia (Forsythia)
La Forsizia (Forsythia) è originaria della Cina ed Europa e comprende poche specie 6-7 delle quali sono spontanee in Asie e 1 in Europa. E' un arbusto a foglia caduca rustico, con foglie oblunghe o lanceolate, dentate, ........


rampicanti da fiore Actinidia – Kiwi
Actinidia – Kiwi

Actinidia o Kiwi, genere di 40 specie di arbusti rampicanti rustici a foglie caduche, appartenenti alla famiglia delle Actinidiacee, originari dell’Asia Orientale, adatti per coprire muri, pergole e tronchi di vecchi alberi. L’actnidia Chinensis, nota anche come Kiwi, è coltivata per i suoi frutti commestibili, coltivazione che ha grande successo negli Stati Uniti e che è anche assai diffusa in Italia.
Le Actinidia sono piante facili da coltivare. Crescono bene in tutti i terreni purché ricchi di sostanza organica, ben drenati e non calcarei. Le piantine si mettono a dimora da novembre a marzo, in posizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate, meglio se esposte a est, contro muri o alberi. Dato che l’Actinidia Chinensis è una specie dioica, occorre piantare esemplari dei due essi uno vicino all’altro per assicurare l’impollinazione e quindi la fruttificazione. Considerare che in esemplare maschile e sufficiente ad impollinare 5 esemplari femminili. Inizialmente tutte le specie richiedono sostegni. I lunghi rami dell’Actinidia chinensis devono essere sostenuti man mano che crescono con fili di ferro tesi orizzontalmente. Il Kiwi inizia diventa fruttifero 2-3 anni dopo la sua messa a dimora. Se il tempo è asciutto bisogna annaffiare abbondantemente.

Potatura: per ottenere un portamento espanso si cimano gli apici dei germogli di Actinidia Chnensis e Actinidia arguta. La potatura di produzione di actinidia Chinensis è simile a quella della vite.

Parassiti animali: gli invertebrati sono certamente la categoria di parassiti che colpiscono più di frequente le Actinidia. Tra questi la Cocciniglia Bianca che attacca sia i rami che i frutti; la Ricamatrice che si nutre della polpa dei frutti; la Piralide che si ciba a sua volta dei frutti.
Parassiti vegetali: le Actinidia possono essere attaccate dal Marciume del colletto che fanno disgregare il legno del colletto con esiti prima o poi letali; la Muffa grigia, facilmente riconoscibile anche perché i frutti tendono a raggrinzirsi e fessurarsi; il Tumore radicale, una delle principali malattie batteriche dell’Actinidia, colpisce gli organi sotterranei della pianta che diventa in breve tempo meno rigogliosa fino a seccare; infine il nemico più temibile, il Cancro batterico dell’Actinidia (Psa), che si presenta in particolar modo in pieno inverno e primavera, con fessurazioni evidenti della corteccia e cancri con abbondante produzione di essudato. Le piante colpite muoiono inesorabilmente.

Actinidia arguta: pianta alta fino a 15 m, è un arbusto rampicante adatto a ricoprire vecchi alberi. Ha foglie verde brillante ovalate, fiori bianchi con antere porpora, riuniti un grappoli che sbocciano in giugno-luglio.
Actinidia chinensis (Kiwi): arbusto rampicante originario della Cina, con ramificazioni serpeggianti lunghe 8-10 m. I fiori, color crema, riuniti in grappoli tondeggianti, delicatamente profumati, sbocciano da giugno ad agosto. L’Actinidia chinensi è una pianta dioica, i fiori maschili e quelli femminili si trovano su piante separate. È coltivata soprattutto per i suoi frutti, che si formano sulle piante femminili e maturano in ottobre. Hanno le dimensioni e la forma di un uovo di gallina e sono coperti da una sottile peluria marrone; la polpa acidula è molto ricca di vitamina C. Sembra addirittura che il consumo giornaliero di 1 o 2 frutti di Kiwi soddisfi il fabbisogno umano di vitamina C. I frutti si conservano bene per parecchie settimane, se si raccolgono prima che giungano a maturazione completa.
Actinidia kolomikta: pianta alta 2-4 m, è un arbusto rampicante adatto a coprire muri e recinzioni. È coltivato per le sue foglie molto belle, cuoriformi, con variegature rosse o bianche in punta. I fiori compaiono a giugno. Per questa specie i coltivatori sovietici hanno creato varietà dai frutti commestibili. Si tratta dell’Ananas di Mitchurin, i cui frutti maturano a fine agosto e hanno un sapore che ricorda l’ananas; Klara Zetkin, dai frutti più piccoli.


riproduzione: si semina in cassone o in serra fredda in ottobre-novembre, non appena i semi sono maturi. In primavera si ripicchettano le piantine in vasi, quando sono sufficientemente grandi da poter essere maneggiate. La moltiplicazione per seme di Actinidia chinensis si utilizza soprattutto per ottenere dei portainnesti.
Si può anche moltiplicare per talea. Le talee legnose, lunghe 8-10 cm, si prelevano in luglio-agosto e si interrano in cassoni riempiti con un miscuglio di sabbia e torba in parti uguali. L’ambiente dove si fanno radicare le talee deve essere caldo e umido. La moltiplicazione per talea consente di selezionale le piante maschili e quelle femminili. Le piantine ottenute da seme o per talea si tengono in cassone finché non saranno sufficientemente robuste da poter essere messe a dimora. Bisogna fare attenzione in quanto le giovani piantine temono la siccità, per cui bisogna mai far mancare loro l’acqua, evitando ovviamente i ristagni che possono essere pericolosi per la loro salute.

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